La giornata è quasi terminata e la gente comincia a riversarsi nelle strade per trascorrere le ultime ore di questo evento. Così c’è chi passeggia per smaltire la grande abbuffata del pomeriggio e chi va alle bancarelle a comprare i giocattoli per i figli, le immancabili noccioline o magari qualche altra cosa che desti interesse. Ma la maggior parte delle persone si avvicina al palco dove di lì a poco si esibirà il cantante di turno (negli ultimi anni si sono susseguiti Albano, Spagna, Zarrillo, …) trasformando così il caratteristico porto borbonico in un anfiteatro con al centro il palco, che è praticamente sul mare e il pubblico tutto intorno disposto su più livelli o semplicemente seduto fuori a un bar in piazza a sorseggiare un drink ascoltando la musica dal vivo. Poco dopo il termine dello spettacolo si sente un boato. E’ un colpo di avvertimento: sta per iniziare un altro spettacolo, quello pirotecnico, il gran finale. La folla comincia a dirigersi verso postazioni che permettano la miglior visuale possibile mentre altri colpi isolati mettono una certa fretta addosso. All’improvviso si spengono le luminarie ed inizia una nuova batteria, simile a quella del mezzogiorno, sempre in crescendo, ma dagli effetti davvero eccezionali. Il cielo si riempie di colori, una sorta di enorme ombrello che ricopre tutti, mentre dal mare si ergono fontane di fuoco… C’è gente che ritorna a Ponza in quest’occasione solo per assistere a tutto ciò. Alla fine è il tripudio: applausi, grida, sirene delle navi. E’ il degno finale di questa bellissima festa.
Ciao San Silverio, ci vediamo l’anno prossimo!!